Da: "Ufficio Stampa M.Argentario" A: Oggetto: Riceviamo dall'Accademia Mare Ambiente Data: mercoledì 19 ottobre 2005 11.05 COMUNE DI MONTE ARGENTARIO Riceviamo dall'Accademia Mare Ambiente e pubblichiamo : L’Accademia Mare Ambiente di Porto Santo Stefano intende ancora una volta sottolineare come, nonostante che molte componenti della società civile dell ’Argentario si siano espresse in senso contrario alla disputa dei Campionati Italiani di Pesca Subacquea per Società 2005 organizzate dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva nelle acque del Promontorio per il prossimo fine settimana 22/23 ottobre 2005, i suddetti campionati, “volente o nolente”, si faranno ugualmente, ignorando e trascurando completamente, l’opinione delle autorità, delle associazioni e delle realtà produttive locali. Infatti è stata in varie sedi palesata la contrarietà da parte dell’ Amministrazione Comunale, da parte della Pro Loco di Porto Santo Stefano, da parte di ben diciotto aziende che si occupano di escursionismo naturalistico subacqueo, da parte della locale sezione del WWF e, certamente, anche da parte della nostra associazione. L’autorità marittima, dal canto suo, ha opportunamente evidenziato presso i comandi superiori tali decisi ed inequivocabili appelli affinché la manifestazione non fosse autorizzata. Per la cronaca i Campionati vedranno impegnati quarantadue equipaggi di altrettante squadre, selezionati fra i migliori pescatori subacquei italiani (e migliori significa più potenzialmente “distruttivi”), per un totale di oltre centoventi atleti che faranno di tutto per prendere più pesce degli avversari. Pare evidente come ciò mal si concili con l’indirizzo, opportunamente assecondato da parte dell’Amministrazione Comunale di Monte Argentario, volto alla promozione dell’escursionismo naturalistico subacqueo organizzato dalle aziende del settore. Le attività escursionistiche subacquee nel nostro territorio rappresentano un forte elemento di destagionalizzazione di flussi turistici di cui beneficia economicamente tutto il nostro comprensorio, senza che a ciò corrisponda il minimo impatto sull’ambiente. E’ opportuno che centoventi pescatori tolgano dal nostro mare ciò che molti altri vogliono solo venire ad osservare pacificamente, spendendo i loro denari alla ricerca di un ambiente ricco di fauna marina? Questa associazione ritiene assolutamente diseducativo e contrario alle proprie finalità sociali che ai giorni nostri si consideri ancora “sportivo” sparare ad animali come scorfani, gronghi, murene, labridi, musdee, tutti animali che, pressoché immobili, aspettano che un arpione entri nelle loro carni, senza neppure tentare una fuga, in attesa che al peso della loro carne venga attribuito un punteggio. Ci domandiamo: è questa “Pesca Sportiva”? E’ educativo e compatibile con l’ambiente che 120 persone sparino ai suddetti animali in questa od in altre edizione dei campionati? Ci è stato detto che la legge sulla pesca non vieta a 120 pescatori subacquei contemporaneamente di pescare nella stessa zona, sia che disputino una gara, sia che, viceversa, peschino singolarmente. E se il prossimo anno invece di presentarsi in 120, ne arrivano 1.200 o 12.000 noi abitanti dell’ Argentario come possiamo difendere il nostro territorio preservandolo per una fruizione razionale ed ecocompatibile? Chi è in grado di rispondere è pregato di farlo. Porto S.Stefano, 19 ottobre 2005